lunedì 21 settembre 2009

NON C'E' PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE

Spesso passiamo buona parte della giornata a lamentarci della sfortuna avuta in alcune situazioni della vita, e ad attribuire le nostre mancanze a circostanze non dipendenti dalla nostra volontà.
Con l’ausilio della programmazione neuro-linguistica possiamo lavorare per eliminare questo meccanismo distorto e cominciare ad agire per la nostra crescita personale.
Per carattere, sono contrario a qualunque forma di generalizzazione, e quindi è chiaro che non voglio affermare che siamo tutti e sempre delle finte vittime, perchè ci sono circostanze negative che possono averci segnato profondamente, sia fisicamente che spiritualmente, rendendo magari la nostra situazione di “partenza” differente da quella della maggior parte delle altre persone.
Però tutti, e proprio tutti, abbiamo le forze e le qualità necessarie per migliorare la nostra vita, rispetto a com’è oggi. In quale modo? Seguendo il flusso PENSIERI, LINGUAGGIO, AZIONE.
Semplificando molto il discorso, che verrà approfondito nei post successivi, il nostro compito principale prevederà la modifica degli schemi mentali, qualora fossero pessimistici sulle nostre qualità, attraverso una serie di esercizi che ci porteranno a modificare l'autostima ed il linguaggio che utilizziamo con noi stessi (“Se non credi in te stesso, potranno mai crederci gli altri?”), e con gli altri, e di conseguenza si arriverà al terzo e decisivo passaggio.
E' possibile con un intenso lavoro cognitivo, modificare il proprio umore e la propria vitalità, ma se poi queste nuove situazioni psicologiche non vengono utilizzate per attuare significativi cambiamenti comportamentali, le nostre vite non subiranno nessuna evoluzione (“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”).
Il primo invito è quello di smettere di rinviare a domani tutti i buoni propositi o intenzioni che spesso ci facciamo, ma che alla fine dei conti restano tali......Per fare qualche esempio, il “Domani inizierò a correre”, “Domani inizierò a studiare quella cosa”, “Domani chiederò di uscire a quella ragazza che mi piace”, devono diventare: “Oggi inizio a correre”, “Oggi inizio a studiare quella cosa”, “Oggi chiedo di uscire a quella ragazza che mi piace” (“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”).
Alcuni anni fa, nella mia prima esperienza lavorativa post-laurea, un collega che si occupava della formazione dei nuovi dipendenti ci raccontò che non riusciva ad iniziare la dieta che da mesi si era proposto di fare, nonostante avesse addirittura appeso al muro della sua camera da letto questa frase: “Domani inizio la dieta”, che era la prima cosa che vedeva quando la mattina apriva gli occhi.
A distanza di anni, e con le conoscenze di coaching recepite, ho pensato e ripensato a quella frase, ed ho compreso come essa fosse effettivamente una delle cause che distoglievano il mio collega dal portare a compimento quel proposito tanto desiderato, nell’immediato. Il cervello infatti lo programmiamo con le nostre azioni, il nostro linguaggio ed i nostri pensieri.
Ovviamente non era soltanto quella frase a condurlo a rinvii quotidiani, ma anche le tante giustificazioni, che tornando agli esempi di prima possono essere :”Oggi fa troppo freddo per andare a correre”, “Oggi sono troppo stanco per iniziare a studiare quell’argomento”, “E' troppo bella per me, è inutile provarci”.
Liberiamoci da queste ancore negative, non rimandando più la nostra crescita personale, ma affrontandola OGGI stesso, con un sano OTTIMISMO!!!!

2 commenti:

  1. Sono d'accordo sul fatto che bisogna smettere di procrastinare e AGIRE ADESSO.

    Tuttavia credo che prima di tutto è indispensabile chiedersi se VOGLIAMO VERAMENTE fare le cose che continuiamo a rimandare.

    Se ci rendiamo conto che un obiettivo non è davvero IMPORTANTE per noi, può essere opportuno formulare nuovi obiettivi più motivanti.

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  2. Qualsiasi cosa che una persona sente da qualsiasi altra persona viene acquisita indipendentemente se ignorata o meno, in quanto viene memorizzata direttamente nel cervello. Quest'ultimo se diviso in filamenti gira che ti rigira circoscrive tutto il pianeta. Tutto ciò per sottolineare che se ognuno di noi vuole può immagazzinare nel nostro cervello tutto il mondo! Volere è potere!

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