Ecco qui gli elementi per un esercizio di base (inteso come punto di partenza), di meditazione.
- Mettersi seduti, in posizione comoda, con la schiena dritta e possibilmente senza appoggiarla ad alcunché.
- Porre tutta l’attenzione sul proprio respiro, senza pensare assolutamente ad altro.
- Se qualsiasi pensiero, preoccupazione od ansia vi assalgono, lasciarle venire senza fare nulla, di modo da cominciare ad accettare tutto ciò che vi circonda, ed a capire che anche di fronte a qualsiasi accadimento negativo, possiamo restare fermi e calmi.
- Riportare, sempre molto dolcemente, tutta l’attenzione sul vostro respiro.
- Rimanere quindi sempre concentrati solo su sè stessi e sulla Divinità che sta sempre insieme a noi, fino a raggiungere quello spazio nel vostro Io più profondo, dove nessun altro ha potere.
Continuare per 15 minuti.
Ripetere questo esercizio due volte al giorno (mattina e sera), tutti i giorni e vedrete che già dalle prime settimane la vostra giornata risulterà più leggera, riuscirete ad affrontare con maggiore lucidità i problemi quotidiani e sarete molto più rilassati.
venerdì 20 novembre 2009
lunedì 2 novembre 2009
I 9 ATTRIBUTI DEL PROFESSIONISTA CHE AIUTA LE PERSONE A VINCERE I PROPRI LIMITI ED A MIGLIORARE Sè STESSI
Ecco a voi le nove caratteristiche principali di un buon Coach, ma io preferisco chiamarlo Facilitatore della crescita personale di ogni individuo:
1) Vedere il cambiamento nelle persone: saper scorgere ed interpretare le possibilità di miglioramento in tutti gli individui.
2) Essere preparato tecnicamente: avere una preparazione completa a livello tecnico-psicologico e saper comunicare con le persone nella maniera giusta.
3) Sviluppare una personalità piacevole: solarità e positività sono caratteristiche fondamentali di un ottimo coach.
4) Assumere l’identità del coach: nella gestualità, nei pensieri, nei modi di essere e di rapportarsi con le altre persone.
5) Essere il primo cliente di sè stesso: lavorare sulle proprie capacità, sui talenti nascosti, perché la vita sia una costante palestra dove imparare a migliorare sé stessi e la gestione delle proprie emozioni.
6) Avere dei mentori, con i quali parlare e confrontarsi, su tematiche tecniche e non, e per rimanere aggiornato sempre.
7) Valorizzare le risorse degli individui: con un profondo lavoro di empatia e sostegno verso i propri clienti, comprendere dove lavorare perché essi possano seguire il percorso giusto.
8) Avere una personalità equilibrata: non farsi prendere da nessun delirio di onnipotenza, o da estremizzazioni, che alcune concezioni della materia, erroneamente incoraggiano.
9) Essere generoso: offrire l’aiuto di cui hanno bisogno alle persone, assistendole nel far loro comprendere le enormi potenzialità che l’essere umano ha, dentro di sé.
Questo è l’aspetto principale, il coach lavora sulla volontà di cambiamento del proprio cliente, ma è proprio quest’ultimo che possiede già tutte le qualità per essere felice nella propria vita, a prescindere dalla propria situazione attuale.
Il facilitatore lo indirizza, lo incoraggia, lo stimola, lo aiuta, ma è sempre il cliente a decidere se vuole cambiare il proprio atteggiamento nei riguardi di una specifica circostanza, o della propria vita in generale.
1) Vedere il cambiamento nelle persone: saper scorgere ed interpretare le possibilità di miglioramento in tutti gli individui.
2) Essere preparato tecnicamente: avere una preparazione completa a livello tecnico-psicologico e saper comunicare con le persone nella maniera giusta.
3) Sviluppare una personalità piacevole: solarità e positività sono caratteristiche fondamentali di un ottimo coach.
4) Assumere l’identità del coach: nella gestualità, nei pensieri, nei modi di essere e di rapportarsi con le altre persone.
5) Essere il primo cliente di sè stesso: lavorare sulle proprie capacità, sui talenti nascosti, perché la vita sia una costante palestra dove imparare a migliorare sé stessi e la gestione delle proprie emozioni.
6) Avere dei mentori, con i quali parlare e confrontarsi, su tematiche tecniche e non, e per rimanere aggiornato sempre.
7) Valorizzare le risorse degli individui: con un profondo lavoro di empatia e sostegno verso i propri clienti, comprendere dove lavorare perché essi possano seguire il percorso giusto.
8) Avere una personalità equilibrata: non farsi prendere da nessun delirio di onnipotenza, o da estremizzazioni, che alcune concezioni della materia, erroneamente incoraggiano.
9) Essere generoso: offrire l’aiuto di cui hanno bisogno alle persone, assistendole nel far loro comprendere le enormi potenzialità che l’essere umano ha, dentro di sé.
Questo è l’aspetto principale, il coach lavora sulla volontà di cambiamento del proprio cliente, ma è proprio quest’ultimo che possiede già tutte le qualità per essere felice nella propria vita, a prescindere dalla propria situazione attuale.
Il facilitatore lo indirizza, lo incoraggia, lo stimola, lo aiuta, ma è sempre il cliente a decidere se vuole cambiare il proprio atteggiamento nei riguardi di una specifica circostanza, o della propria vita in generale.
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