giovedì 24 dicembre 2009

AUGURI

Tantissimi auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo a tutti voi, ed alle vostre famiglie!!

Vi abbraccio tutti :)

domenica 20 dicembre 2009

I SERVIZI OFFERTI PER LA VOSTRA CRESCITA PERSONALE

E veniamo all’aspetto principale del nostro blog. Sono in grado di offrire a tutti i visitatori un nuovo tipo di assistenza nata e sviluppatasi in questi anni di grande crescita tecnologica: la consulenza on-line e/o telefonica.

- Counselling come figura specializzata nelle relazioni d’aiuto.

- Gestione di piccoli disagi.

- Difficoltà emozionali nell’affrontare certe tematiche o circostanze della vostra vita (imparare a gestire meglio le proprie emozioni).

- Coaching e miglioramento personale.

- Tecniche per ottenere un rilassamento fisico e psicologico.

- Tecniche di Meditazione.

- Tecniche per migliorare la propria memoria e la lettura (velocità e capacita di apprendimento).

- Motivazione personale o di gruppi di lavoro.

- Comunicazione efficace.

- Tecniche di vendita.


I corrispettivi economici saranno decisi in base alle vostre esigenze di miglioramento ed alle vostre possibilità. Non temete, come chiaramente specificatamente nel mio profilo, lo scopo principale di questo blog è di migliorare tutti insieme, a prescindere dal vostro status socio-economico. Imparate ad investire su voi stessi e ne guadagnerete in salute, benessere, lavoro e soldi. Le persone che soffrono di problemi d’ansia grandi o legati a problematiche particolari e specifiche, di disturbi psicologici, è chiaro che debbano rivolgersi ad altri tipi di professionisti (psicologi e psichiatri).
In questo ipotetico schema:
PSICHIATRIA PSICOTERAPIA COUNSELING COACHING
Malattia Problema Risorse Performance

Io opererò negli ultimi due casi (Risorse e Performance).

Sono per le cose semplici che conducono ad un aiuto concreto alla persona, attraverso un percorso che sempre il cliente deve trovare con il mio aiuto ed il mio ascolto empatico. Nessun’altra persona può infatti riuscire ad entrare nella vostra testa e nel vostro cuore, ma solo aiutarvi a capire da soli, come e dove migliorare. Impareremo insieme, in alcuni casi ad affrontare i propri disagi ed a migliorare la propria autostima, ed in altri a diventare ancora più competitivi, efficaci e brillanti nella propria vita quotidiana e nel lavoro. Tutti noi abbiamo le risorse per essere felici con noi stessi, è solo che spesso non sappiamo cercarle nella maniera giusta.

Potete contattarmi h24 all’indirizzo e-mail tuttodiplus@hotmail.it spiegandomi quale tipo di percorso vorreste fare, la prima consulenza sarà gratuita, alla quale seguirà una breve chiacchierata telefonica, anch’essa gratuita, in cui prenderemo accordi sul tipo di lavoro da fare insieme.


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martedì 15 dicembre 2009

RILASSAMENTO FISICO

Continuiamo il nostro discorso su come ottenere un rilassamento globale.
L’ultima volta abbiamo parlato di rilassamento principalmente dal punto di vista psicologico, con le basi della meditazione, ora voglio parlarvi invece di due tecniche di digitopressione, da poter svolgere da soli.

Esercizio n. 1

Per superare la stanchezza mentale.

Posate le dieci dita delle due mani sulla vostra testa, in modo che coprano l’intera area che va dall’attaccatura dei capelli fino alla sommità del capo. Esercitate una moderata pressione. Subito dopo spostate le mani di 2 cm lateralmente, così da digitare anche queste due linee parallele. Si comincia dal punto situato sull’attaccatura dei capelli, fino a quello sulla sommità della testa. Le due linee vanno lavorate contemporaneamente.
A questo punto esercitare una pressione palmare sul punto centrale della fronte, poi su quello situato sulla sommità del capo e poi sul lato posteriore della testa; dopodiché imprimete una pressione palmare e simultanea sui punti ai lati della testa.

Esercizio numero 2

Per sciogliere la fastidiosa e comune tensione che si accumula nelle spalle e sul collo.

Esercitare una pressione con i pollici, lungo la parte superiore dei muscoli delle spalle, dal collo verso l’esterno. E’ importante ripetere la pressione più volte su entrambe le spalle, in modo da accentuarne i benefici. Attenzione a non eseguire il trattamento a donne in stato di gravidanza.

venerdì 20 novembre 2009

Esercizio di Meditazione

Ecco qui gli elementi per un esercizio di base (inteso come punto di partenza), di meditazione.


- Mettersi seduti, in posizione comoda, con la schiena dritta e possibilmente senza appoggiarla ad alcunché.

- Porre tutta l’attenzione sul proprio respiro, senza pensare assolutamente ad altro.

- Se qualsiasi pensiero, preoccupazione od ansia vi assalgono, lasciarle venire senza fare nulla, di modo da cominciare ad accettare tutto ciò che vi circonda, ed a capire che anche di fronte a qualsiasi accadimento negativo, possiamo restare fermi e calmi.

- Riportare, sempre molto dolcemente, tutta l’attenzione sul vostro respiro.

- Rimanere quindi sempre concentrati solo su sè stessi e sulla Divinità che sta sempre insieme a noi, fino a raggiungere quello spazio nel vostro Io più profondo, dove nessun altro ha potere.


Continuare per 15 minuti.


Ripetere questo esercizio due volte al giorno (mattina e sera), tutti i giorni e vedrete che già dalle prime settimane la vostra giornata risulterà più leggera, riuscirete ad affrontare con maggiore lucidità i problemi quotidiani e sarete molto più rilassati.

lunedì 2 novembre 2009

I 9 ATTRIBUTI DEL PROFESSIONISTA CHE AIUTA LE PERSONE A VINCERE I PROPRI LIMITI ED A MIGLIORARE Sè STESSI

Ecco a voi le nove caratteristiche principali di un buon Coach, ma io preferisco chiamarlo Facilitatore della crescita personale di ogni individuo:


1) Vedere il cambiamento nelle persone: saper scorgere ed interpretare le possibilità di miglioramento in tutti gli individui.

2) Essere preparato tecnicamente: avere una preparazione completa a livello tecnico-psicologico e saper comunicare con le persone nella maniera giusta.

3) Sviluppare una personalità piacevole: solarità e positività sono caratteristiche fondamentali di un ottimo coach.

4) Assumere l’identità del coach: nella gestualità, nei pensieri, nei modi di essere e di rapportarsi con le altre persone.

5) Essere il primo cliente di sè stesso: lavorare sulle proprie capacità, sui talenti nascosti, perché la vita sia una costante palestra dove imparare a migliorare sé stessi e la gestione delle proprie emozioni.

6) Avere dei mentori, con i quali parlare e confrontarsi, su tematiche tecniche e non, e per rimanere aggiornato sempre.

7) Valorizzare le risorse degli individui: con un profondo lavoro di empatia e sostegno verso i propri clienti, comprendere dove lavorare perché essi possano seguire il percorso giusto.

8) Avere una personalità equilibrata: non farsi prendere da nessun delirio di onnipotenza, o da estremizzazioni, che alcune concezioni della materia, erroneamente incoraggiano.

9) Essere generoso: offrire l’aiuto di cui hanno bisogno alle persone, assistendole nel far loro comprendere le enormi potenzialità che l’essere umano ha, dentro di sé.
Questo è l’aspetto principale, il coach lavora sulla volontà di cambiamento del proprio cliente, ma è proprio quest’ultimo che possiede già tutte le qualità per essere felice nella propria vita, a prescindere dalla propria situazione attuale.
Il facilitatore lo indirizza, lo incoraggia, lo stimola, lo aiuta, ma è sempre il cliente a decidere se vuole cambiare il proprio atteggiamento nei riguardi di una specifica circostanza, o della propria vita in generale.

martedì 6 ottobre 2009

L'IMPORTANZA DEGLI OBIETTIVI INTERMEDI

Abbiamo più volte discusso di come la necessità di porsi degli obiettivi possibili, ma sempre molto ambiziosi e di analizzare tutti i vantaggi specifici che deriverebbero dal raggiungimento di suddetti traguardi, crei in noi una forte motivazione, che ci permette di superare le eventuali difficoltà che si possono incontrare sul cammino, proprio grazie all’idea che il risultato finale ci garantirà tanti benefici (per questo deve trattarsi di un obiettivo veramente ambizioso e che desideriamo intensamente).
Ora voglio delineare l’importanza dei passi da svolgere prima del risultato finale. Gli obiettivi intermedi sono importanti quanti quello finale, proprio perchè senza di essi, non si giunge da nessuna parte.
Per tale motivo, come esercizio, vi invito a scomporre un vostro grande sogno in diverse fasi, all’interno delle quali delineare le azioni da svolgere.
NB le azioni devono riferirsi esclusivamente a quel gradino intermedio, la fretta infatti, è nemica di ogni risultato.

Ricapitolando:

- Pensate all’obiettivo primario della vostra esistenza in questo momento. Qual’è la cosa che vi manca maggiormente per essere veramente felici?.....Pensate a qualcosa di particolarmente bello, siate temerari!

- Riflettete a lungo sui vantaggi che la realizzazione di tale aspirazione porterebbe nella vostra vita (questo vi aiuterà a superare gli scoraggiamenti frutto di eventuali sforzi intensi che tale desiderio richiede).

- Scomponete l’obiettivo finale in tanti piccoli passi da realizzare singolarmente, secondo un ordine logico-temporale. I singoli step vi faranno sembrare lo stesso obiettivo finale, di più semplice realizzazione.

- Scegliete per ogni gradino del vostro percorso, le azioni migliori per portare a termine lo stadio che vi avvicina al risultato, e non scoraggiatevi se cammin facendo, commetterete degli errori.
La persona vincente non è quella che non commette sbagli, ma quella che possiede la forza di rialzarsi anche dopo tantissimi errori, fino a riuscire a trovare la soluzione finale.

lunedì 21 settembre 2009

NON C'E' PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE

Spesso passiamo buona parte della giornata a lamentarci della sfortuna avuta in alcune situazioni della vita, e ad attribuire le nostre mancanze a circostanze non dipendenti dalla nostra volontà.
Con l’ausilio della programmazione neuro-linguistica possiamo lavorare per eliminare questo meccanismo distorto e cominciare ad agire per la nostra crescita personale.
Per carattere, sono contrario a qualunque forma di generalizzazione, e quindi è chiaro che non voglio affermare che siamo tutti e sempre delle finte vittime, perchè ci sono circostanze negative che possono averci segnato profondamente, sia fisicamente che spiritualmente, rendendo magari la nostra situazione di “partenza” differente da quella della maggior parte delle altre persone.
Però tutti, e proprio tutti, abbiamo le forze e le qualità necessarie per migliorare la nostra vita, rispetto a com’è oggi. In quale modo? Seguendo il flusso PENSIERI, LINGUAGGIO, AZIONE.
Semplificando molto il discorso, che verrà approfondito nei post successivi, il nostro compito principale prevederà la modifica degli schemi mentali, qualora fossero pessimistici sulle nostre qualità, attraverso una serie di esercizi che ci porteranno a modificare l'autostima ed il linguaggio che utilizziamo con noi stessi (“Se non credi in te stesso, potranno mai crederci gli altri?”), e con gli altri, e di conseguenza si arriverà al terzo e decisivo passaggio.
E' possibile con un intenso lavoro cognitivo, modificare il proprio umore e la propria vitalità, ma se poi queste nuove situazioni psicologiche non vengono utilizzate per attuare significativi cambiamenti comportamentali, le nostre vite non subiranno nessuna evoluzione (“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”).
Il primo invito è quello di smettere di rinviare a domani tutti i buoni propositi o intenzioni che spesso ci facciamo, ma che alla fine dei conti restano tali......Per fare qualche esempio, il “Domani inizierò a correre”, “Domani inizierò a studiare quella cosa”, “Domani chiederò di uscire a quella ragazza che mi piace”, devono diventare: “Oggi inizio a correre”, “Oggi inizio a studiare quella cosa”, “Oggi chiedo di uscire a quella ragazza che mi piace” (“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”).
Alcuni anni fa, nella mia prima esperienza lavorativa post-laurea, un collega che si occupava della formazione dei nuovi dipendenti ci raccontò che non riusciva ad iniziare la dieta che da mesi si era proposto di fare, nonostante avesse addirittura appeso al muro della sua camera da letto questa frase: “Domani inizio la dieta”, che era la prima cosa che vedeva quando la mattina apriva gli occhi.
A distanza di anni, e con le conoscenze di coaching recepite, ho pensato e ripensato a quella frase, ed ho compreso come essa fosse effettivamente una delle cause che distoglievano il mio collega dal portare a compimento quel proposito tanto desiderato, nell’immediato. Il cervello infatti lo programmiamo con le nostre azioni, il nostro linguaggio ed i nostri pensieri.
Ovviamente non era soltanto quella frase a condurlo a rinvii quotidiani, ma anche le tante giustificazioni, che tornando agli esempi di prima possono essere :”Oggi fa troppo freddo per andare a correre”, “Oggi sono troppo stanco per iniziare a studiare quell’argomento”, “E' troppo bella per me, è inutile provarci”.
Liberiamoci da queste ancore negative, non rimandando più la nostra crescita personale, ma affrontandola OGGI stesso, con un sano OTTIMISMO!!!!

sabato 12 settembre 2009

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mercoledì 2 settembre 2009

PERFEZIONISMO O DISAGIO?

La necessità spasmodica di ricercare la perfezione in sè stessi e/o negli altri, costituisce una delle principali cause di ansia, depressione ed attacchi di rabbia, ed in alcuni casi può sfociare in disturbi d’orgine mentale anche molto seri.
Tenendo ben presente, che noi qui siamo tutti orientati ad un miglioramento, ad una crescita personale, dobbiamo però prevenire ed evitare qualsiasi tipo di commistione con eccessi o fanatismo.
A tal proposito lavoreremo principalmente su questi fattori:
ricompensa, rinforzo, punizione, modelling, informazioni ed indicazioni, che possono aver condizionato in maniera negativa la vostra vita, facendo in modo che ora la condizionino nella maniera totalmente opposta.
Fin da bambini molto piccoli siamo sicuramente cresciuti secondo lo schema: mi comporto bene ed ho un premio ed un rinforzo (paghetta, giocattolo, uscita con gli amici o altro regalo.....), mi comporto male e mi “becco” una punizione.
Se questo meccanismo è positivo da un certo punto di vista (ed io stesso ne ho fatto riferimento in più di un post precedentemente), la sua radicalizzazione produce effetti dannosi molto più marcati di quelli positivi.
Questa situazione in soggetti molto sensibili e predisposti, ha creato un meccanismo di apprendimento che ha sedimentato in loro l’idea radicale che se le cose non sono fatte perfettamente può succedere qualcosa di male.
La condizione può diventare più acuta e generare maggiore sofferenza, se invece della punizione, oppure insieme ad essa, alla persona sia stato detto quando non si comportava in una certa maniera, che il suo atteggiamento provocava ad altre persone dolori, sofferenze o addirittura la morte (dei veri e propri ricatti morali insomma!).
Frasi del tipo: ”Così mi ammazzi” oppure “Mi porterai alla tomba”, alla lunga possono diventare coltellate nell’animo delle persone.
Come superare queste esperienze che hanno generato in noi sensi di colpa assurdi e la ricerca spasmodica della perfezione, che come sappiamo non può essere raggiunta, e che quindi ci condanna all’infelicità?
Come più volte ripetuto, il comportamento è la chiave principale per cambiare ogni nostra abitudine sbagliata a livello psicologico, perchè se è vero che i pensieri influenzano i comportamenti, nella stessa misura questi ultimi influenzano il nostro modo di pensare.
Quindi cominciate a ridurre progressivamente il numero dei controlli e delle raccomandazioni sulle situazioni nelle quali ricercate le perfezione, siano esse vostre azioni, che quelle degli altri, fino a raggiungere una cifra che sia uguale a quella delle altre persone (uno massimo due volte).
Dopo di che potrete continuare a premiarvi per i vostri successi, che arriveranno in ugual misura pur avendovi richiesto uno stress, soprattutto psicologico, di molto inferiore. Questo esercizio educherà il vostro inconscio per il futuro.
Il modeling è la condizione per quale prendiamo una persona, o i suoi comportamenti specifici, come modello, e cerchiamo di ricalcarne al 100% i contenuti.
Anche qui prendere esempio da persone di successo nei loro campi (non mi riferisco alle veline o ai calciatori :)......) è un’abitudine alquanto positiva, perchè partendo dall’osservazione di comportamenti vincenti, noi stessi possiamo crescere e raggiungere risultati precedemente insperati, però l’estremizzazione di questa pratica porta le persone ad ammalarsi, per esempio di anoressia, depressione, bulimia nervosa ecc. ecc. a seconda del modello al quale ci si è ispirati.
A quest’ultima conseguenza concorre anche il quinto elemento che vogliamo indagare: Informazioni ed indicazioni dei mass-media, che ci inculcano modelli di bellezza e di successo malati e soprattutto unici, senza possibilità di modifiche sul registro.
Oltre a questo, i mass media possono concorrere nella genesi di fobie (la paura di volare per esempio), con la modalità pedissequa e martellante di comunicare disgrazie ed eventi negativi.
Come “difenderci” altresì da queste due armi ulteriori usate contro di noi?
Evitando anche qui ogni forma di fanatismo nel tentativo di imitare qualcun altro, chiunque esso sia, e leggendo ed ascoltando sempre punti di vista diversi, quando un qualsiasi “Pinco_Pallo”, sia esso un una persona, un gruppo, un giornale o un canale televisivo, ci assalgono, facendo in modo di costruirci nel tempo una capacità critica che ci permetta di giudicare ed analizzare con obiettività le situazioni che ci circondano, sfruttandone soltanto gli aspetti positivi (informazioni e comportamenti da utilizzare per crescere).

lunedì 27 luglio 2009

PENSARE POSITIVO E' LA CHIAVE DI OGNI SUCCESSO

Autostima, confidenza nelle proprie capacità, fiducia nelle risorse mentali che ognuno di noi ha, sono concetti che ritornano sempre nel nostro percorso, perchè essi costituiscono la chiave per cambiare le nostre vite, trasformandole in più felici e produttive.
Chi vede in ogni circostanza, anche nei problemi, la possibilità di emergere con un’occasione di crescita personale, riuscirà sempre ad uscire vincitore, vivrà più a lungo e soprattutto, la qualità della sua esistenza risulterà sensibilmente migliore.
Tutti gli psicologi sono unanimi nel ribadire che una sana attività fisica, ridere per almeno venti minuti al giorno e pensare positivo sono le tre chiavi per rimanere rilassati e conquistare la felicità.
Ma come si fa a pensare positivo in ogni situazione?
Solo la persona che crede fermamente in sè stesso ed è motivata ad ottenere successo, riesce nell’impresa. C’è chi è naturalmente predisposto ad esserlo, ma anche chi non lo è o chi ha perso questa sana abitudine per circostanze della propria vita che lo hanno ferito, può riuscirci con l’esercizio.
Bisogna cominciare a studiare gli atteggiamenti ed i pensieri delle persone di successo, da chi ci sta accanto a chi è famoso (scrittori, artisti, sportivi, politici.........).
Vi consiglio poi fermamente di leggere e fare ogni giorni gli esercizi postati precedentemente di “AUTOMOTIVAZIONE” e sullo “STATO DI ECCELLENZA” (dialogate sempre in maniera positiva con voi stessi, ricordando continuamente al vostro inconscio le qualità che avete), ed a questi aggiungerne uno nuovo nel quale immaginare un FILM con attore principale la persona che più stimate al Mondo, per i successi raggiunti.
Osservate i suoi movimenti, la sicurezza che traspare dai suoi atteggiamenti, il portamento con il quale sorride, la maniera con la quale si rapporta con successo alle altre persone (rapporti sociali, affettivi, professionali), il modo di respirare, di osservare, di camminare: stampate tutto nella vostra mente e poi rappresentatevi di entrare nel film al posto di quella persona. Ora anche voi siete famosi, importanti, stimati, credete in voi stessi, la vostra vita è cambiata: è felice e ricca di soddisfazioni.
IMPORTANTE: dovete raffigurarvi nei successi che voi vorreste raggiungere, anche se piccoli, ma per voi importanti, che non sono per forza gli stessi della persona di cui avete preso il posto, ma vedrete che gli atteggiamenti che utilizzerete saranno gli stessi del “film precedente”.
Ora ingrandite le immagini e rendete i colori molto più vivaci.
Questi tre esercizi, se interiorizzati nella maniera corretta, diventeranno un’abitudine mentale che altererà la vostra vita reale, rinnovandola in un qualcosa di più simile possibile a quello che avete immaginato, ottimizzando i vostri comportamenti grazie alla motivazione che avete generato dentro di voi, e che prima non avevate, a raggiungere tutti i risultati che vi renderebbero felici.


Non dimenticate mai che un problema è solo l’anteprima triste di una soluzione, e che gli obiettivi sono il sale della vostra esistenza!

giovedì 2 luglio 2009

TIRIAMO LE SOMME

Un primo periodo della nostro percorso è passato, è giusto ribadire quello che abbiamo imparato:

- Ognuno di noi rappresenta qualcosa di unico, che ha al suo interno un qualcosa di Divino.

- La nostra importanza è raffigurata sempre da quello che siamo, non da quello che facciamo. Il giudizio degli altri, gli eventi, sono sempre qualcosa di esterno che non possono intaccare in nessun modo il nostro valore, in quanto esseri umani unici.

- Bisogna rapportarci agli altri sempre in maniera positiva e costruttiva, partendo dalla consapevolezza che noi valiamo e che in qualunque altra persona, anche la peggiore, c’è qualcosa di buono che ci arricchirà. Bisogna imparare ad essere assertivi in più situazioni possibili della nostra vita.

- La nostra gestualità ed il modo di comunicare sono lo specchio incontrovertibile di come vediamo noi stessi (spesso in maniera sbagliata).

- La forza di volontà e l’impegno per lavorare e migliorare noi stessi, non devono mancare mai, ogni giorno della nostra vita.

- Imparare a premiarci per ogni successo, anche piccolo, nella nostra vita quotidiana, è una strategia vincente.

- Porsi degli obiettivi precisi, non irrealizzabili, ma neanche mediocri, e lavorare su di essi, può aiutarci tantissimo a migliorare.

- I pensieri negativi sono una rappresentazione parziale e distorta della realtà. Bisogna accettarli per il loro reale significato e non scacciarli via, perché potrebbero saltare fuori ancora più potenti quando meno ce lo aspettiamo.

- Il rilassamento e la meditazione ci aiutano ad affrontare il percorso di miglioramento personale in maniera più agevole, perché ci avvicinano a quella parte interiore dove nessun altro ha accesso, oltre a Dio ed a noi stessi.

- Il respiro è vita, impariamo ad ascoltare la nostra respirazione ed a utilizzarla più volte che possiamo (un respiro in più è sempre meglio di uno in meno).

- Ogni essere umano ha delle potenzialità enormi, la differenza la fanno la capacità di trasformare queste ultime (che spesso erroneamente noi ignoriamo di avere), in azioni concrete e su quelle capacità dobbiamo lavorare.

- L’eccellenza è lo stato più alto a cui ognuno di noi, e ribadisco, “ognuno di noi”, può arrivare. L’eccellenza non è altro che l’essere felici con quello che si ha a disposizione.

- L’autostima è la prima condizione indispensabile per raggiungere uno stato di eccellenza.

- L’indipendenza psicologica dai giudizi degli altri è la prima condizione per acquisire autostima.

- Mai scappare di fronte ad un problema.

lunedì 22 giugno 2009

PREMESSE PER UN RAPPORT APPAGANTE: PARTE 3/3

Concludiamo il nostro importante discorso con il riepilogo di tutti e tre i passaggi che troverete qui sotto ( i tre link agli esercizi). E' fondamentale almeno riuscire, in ordine cronologico, a realizzare i primi due step, per ottenere un miglioramento di noi stessi, e cominciare a relazionarci con le altre persone in maniera maggiormente soddisfacente, ma non è proibitivo raggiungere anche il terzo gradino.....
Vi chiedo la cortesia di rileggere i tre articoli con la massima attenzione.


FASE 1 - STARE IN PACE CON SE' STESSI ED ESSERE TRANQUILLI

http://benessereinterno.blogspot.com/2009/06/premesse-per-un-rapport-appagante-parte.html

FASE 2 - DEPOTENZIAMENTO DEI PENSIERI NEGATIVI

http://benessereinterno.blogspot.com/2009/06/premesse-per-un-rapport-appagante-parte_13.html

FASE 3 - RAGGIUNGERE LO STATO DI ECCELLENZA

http://benessereinterno.blogspot.com/2009/03/esercizio-esperienziale-nr-1-recupero.html

sabato 13 giugno 2009

PREMESSE PER UN RAPPORT APPAGANTE: PARTE 2/3

Per togliere valore e forza ai pensieri negativi, non scacciamoli, perché ci farebbe solo male una forzatura del genere: i pensieri resterebbero ed uscirebbero fuori tutti insieme quando meno ce lo aspettiamo....

Proviamo allora insieme a fare questo esercizio:

1) Immaginiamo VIVIDAMENTE di immergerci sott’acqua, e con tutto il fiato a disposizione soffiamo fino a gonfiare un palloncino che si trasformi in bolla.........
2) Rappresentiamo nella nostra mente tutti i pensieri negativi come qualcosa di materiale che vada ad inserirsi nella bolla……fare attenzione a che tutti, ed intendo proprio tutti i pensieri negativi, possano entrare nella bolla.
3) La bolla sale, sale piano.…fino a raggiungere la superficie dove, a contatto con l’aria, scoppierà, con tutti i nostri pensieri negativi al suo interno.
4) Immaginare di restare sott’acqua con accanto soltanto i pensieri positivi e pian pianino risalire in superficie, dove ora i pensieri negativi riappariranno, ma dopo l’esplosione precedente, essi potranno essere osservati con spirito diverso, mettendo al centro dell’attenzione sempre e soltanto noi stessi, essenza di qualcosa che non può essere scalfita da alcunchè che viene e rimane sempre e comunque fuori da noi, senza mai entrare.

La prossima lezione riunirà i tre passaggi fondamentali che abbiamo esaminato, per instaurare le basi che ci porteranno ad avviare rapporti soddisfacenti con il Mondo che ci circonda..................

domenica 7 giugno 2009

PREMESSE PER UN RAPPORT APPAGANTE: PARTE 1/3

Per instaurare rapporti soddisfacenti sono necessarie tre condizioni fondamentali:
1) stare in pace con sè stessi ed essere tranquilli;
2) depotenziare i pensieri negativi;
3) raggiungere uno stato di eccellenza.

Il passaggio numero tre è già stato analizzato nel post sull'esercizio esperienzale di recupero risorse. Ovviamente quello è un esercizio che si può sviluppare con risultati maggiormente apprezzabili se ci sentiamo già bene con noi stessi, in caso contrario è necessario prima affrontare i due passaggi precedenti.

Allora cominciamo:

1) STARE IN PACE CON SE' STESSI ED ESSERE TRANQUILLI

Per raggiungere tale condizione è importante fare questo esercizio molto breve, in maniera continuativa nel tempo......
Leggete bene tutti i passaggi (è un pò lungo, ma ne vale assolutamente la pena!), senza sottovalutarne alcuno, pena la perdita di efficacia dell'esercizio stesso.

Posizione sdraiata (su un letto o lettino):
• Mani poggiano passivamente col palmo sul letto.
• Gambe leggermente divaricate, con le punte dei piedi rivolte verso l’esterno.
• Testa, spalle, tronco, braccia e gambe devono avere una posizione simmetrica.
In posizione supina si cerca di ottenere un generico stato d’animo di fiducioso abbandono. Immaginare la pesantezza del proprio corpo, vorrà dire crearla e determinare il rilassamento muscolare, che è il contrario della tensione e dell’ansia.
In questa seduta si allena ad immaginare la formula immaginativa “Io sono perfettamente calmo”.

Fasi dell'esercizio:

1. Sciogliere i muscoli prima di cominciare (molto importante altrimenti la tensione muscolare può inficiare il buon risultato della seduta):
• scuotere i muscoli degli arti inferiori (saltellini);
• scuotere i muscoli degli arti superiori;
• girare testa a dx e a sx;
• ruotare bacino;
• sollevare le spalle e lasciarle cadere passivamente.
2. Mettersi in posizione comoda e rilassata.
3. Assumere un atteggiamento psicologico di calma e rilassamento.
4. Chiudere gli occhi.
5. Ripetersi a mente, circa 5 volte in tutto (non occorre contare), una volta ogni circa 30 secondi, senza cronometrare la frase: “Sono calmo, sereno, piacevolmente rilassato”.
6. Ora immaginate la frase “Io sono perfettamente calmo” (per 1 minuto: bisognerebbe personalizzare questa parte immaginando la frase come meglio si crede, es. scritta nel cielo, cantata in una canzone ecc. nel modo che più ci piace).
7. Fare caso all’ipotonia (rilassamento) dei nostri muscoli, a livello mentale, senza muoversi.
8. Ripetersi a mente 5 volte in tutto la frase, una volta ogni 30 secondi: “Sono calmo, sereno, piacevolmente rilassato”.
9. Fare gli esercizi di ripresa con calma e senza fretta:
• aprire e chiudere con energia la mano dx, distendere e piegare energicamente il braccio dx;
• aprire e chiudere con energia la mano sx, distendere e piegare energicamente il braccio sx;
• respirare profondamente e lentamente 4 o 5 volte;
• aprire gli occhi.
10. Aspettare un po’ prima di alzarsi. Alzarsi delicatamente, senza fretta, con calma.
11. Farsi un resoconto finale richiamando alla mente quanto è avvenuto a livello fisico e psicologico durante l’esercizio.
L’esercizio va eseguito 1-3 volte al giorno, per 5-12 minuti. Farlo meno di 3 volte a settimana ne fa perdere totalmente potere e validità. Non superare mai i 15 minuti a seduta.
E' importante inoltre:
1) Non forzare nulla e non sforzarsi in alcun modo a farlo, è una cosa naturale, e deve servire proprio per mettersi in un atteggiamento di passività ed a lasciare andare pensieri, ansie, tensioni, preoccupazioni, domande ossessive.
2) Se mentre lo si fa arrivassero pensieri intrusivi, semplicemente osservarli da testimone e lasciarli andare o stare, senza tentare di rimuoverli. Semplicemente e dolcemente, spostare l’attenzione sulla pratica meditativa.
3) Va lasciata passare almeno mezz'ora da una seduta di esercizio all'altra.
4) Meglio praticare l’esercizio sempre nello stesso posto tranquillo e silenzioso, sdraiati, con luce soffusa.
5) Subito dopo la pratica cercare di rimanere calmi e tranquilli per almeno 10 minuti, per far sedimentare i risultati di essa.
6) Quando ci si rialza dal letto si è in genere molto rilassati, per cui se si hanno problemi di pressione bassa fare attenzione ad alzarsi con la dovuta calma per evitare svenimenti.

Possono sembrare tante operazioni, ma una volta capito, l'esercizio diventerà automatico in tutte le sue componenti!


A presto per la conquista ed il soddisfacimento della condizione numero due........:)

domenica 24 maggio 2009

ESERCIZIO DI AUTO-MOTIVAZIONE

Strategie di motivazione (di Robert Dilts)

Esercizio

1. Immaginate di aver già realizzato un sogno o ottenuto un risultato che per voi possiede un criterio di valore molto alto e vi stiate godendo questo momento. Cercate di entrare in contatto con quello che state vedendo, sentendo, facendo e provando mentre vi godete i benefici che ne sono derivati.
2. Sintonizzate le caratteristiche sensoriali della vostra esperienza interna in modo tale che siano più motivanti e interessanti. La vostra esperienza vi sembra più attraente e stimolante se ci aggiungete più colore? Brillantezza? Suono? Parole? Movimento? Cosa succede se avvicinate o allontanate l'immagine? Cosa succede se alzate o abbassate il volume dei suoni o delle parole? Se accelerate o rallentate il movimento? Cercate d'individuare quali caratteristiche vi fanno sentire migliore la vostra esperienza.
Utilizzando quelle caratteristiche, cercate di provare le sensazioni positive che derivano dal vostro successo. Ricordatevi queste sensazioni mentre immaginate voi stessi compiere quelle azioni che vi serviranno per avvicinarvi ai vostri sogni ed ai vostri risultati. Potete crearvi un'ancora che vi aiuti a trasmettere quei sentimenti o ad utilizzare le caratteristiche sub-modali che avete individuato al punto nr. 2.
Lo scopo di concentrarsi inizialmente sul risultato e le sue conseguenze positive piuttosto che su un particolare comportamento utilizzato per raggiungere quel fine ultimo, consiste nel creare un "elemento di attrazione" che stimolerà le funzioni naturali di capacità organizzativa (auto-organizzazione) del sistema nervoso.
Inoltre questo aiuta a creare uno stato positivo ed "un'aspettativa di risultato" che successivamente vengono collegate ai comportamenti per il raggiungimento dell'obiettivo (comportamenti che potrebbero non essere altrettanto positivi e gradevoli quanto il raggiungimento del risultato stesso).
In questo modo utilizzerete le vostre sensazioni positive, generate da ciò che accadrà "più in là nel tempo", per far leva o sostenere quelle azioni a breve termine, necessarie per raggiungere successivamente la condizione desiderata.

lunedì 11 maggio 2009

ESERCIZIO DELLO STARE IN PIEDI PER LA NOSTRA AUTOSTIMA

Non si può solamente migliorare il proprio benessere interiore, con dei percorsi specifici che influiranno ovviamente in positivo anche sul nostro corpo e lato esteriore, ma anche esercitarsi sul proprio corpo per indurre stati interiori positivi, ed in questo caso specifico, per migliorare la nostra autostima.
L’autostima si migliora stando in piedi e quindi immaginiamo di stare fermi, in posizione eretta, come un albero, ben saldi a terra con delle RADICI profonde……Il baricentro deve essere tra il TALLONE ed i POLPACCI…..: per far si che il baricentro si localizzi in quel punto, è necessario che io alzi ed abbassi leggermente le ginocchia, sarò così non fisso come un palo della luce, ma rilassato proprio come un albero. Bisogna stare in piedi, ma in modo permeabile, affidandosi al Divino che è in noi…
Respiriamo ed immaginiamo il respiro nella fase di espirazione che scorre attraverso i polpacci, ed in quella di inspirazione, fin sopra la testa ed oltre, verso il cielo.
A quel punto diciamo in noi frasi come : “STO CON ME STESSO”, “SONO IN ME”, “IL RESTO CHE MI CIRCONDA NON MI TANGE, E’ COMUNQUE SEMPRE AL DI FUORI DI ME, QUALUNQUE COSA ACCADA”, “Sono ben saldo grazie al Divino che mi circonda”, “So stare in piedi”, “Sono in grado di sopportare le situazioni negative”.
Le persone che non hanno fiducia in sé stesse non sono stabili quando stanno in piedi, basta toccarle e cadono: “sia fisicamente che spiritualmente”.
Questo esercizio va ripetuto diverse volte, ed in maniera costante, nulla infatti possiede la bacchetta magica, ma se realizzato nella maniera corretta e con pazienza, comincerà a farci vivere in maniera più serena con noi stessi, fino a condurci ad una meditazione (ovviamente con degli esercizi più complessi) che porterà a compimento la nostra realizzazione.

venerdì 10 aprile 2009

AUGURI

I miei auguri di cuore per una Pasqua serena ed allegra, nonostante i tragici fatti che stiamo vivendo, a tutti i visitatori del Blog! :)

giovedì 26 marzo 2009

ESERCIZIO ESPERIENZIALE NR. 1 - RECUPERO RISORSE

Voglio iniziare questo secondo momento formativo, riprendendo il senso generale di alcuni interventi di commento al mio post precedente che ho ricevuto in un altro sito....sono cosciente e comprendo le molte perplessità nell’accettare che la mente umana viva con la stessa intensità episodi realmente vissuti, rispetto a quelli immaginati intensamente e profondamente, però è realmente così e non sono io a dirlo, ma sono gli studi in proposito a dimostrarlo.
L’ideale raccontato nel film citato nell’intervento di Barbara (in un altro mio blog) e che qui riporto integralmente:

“Il film "Lo scafandro e la farfalla" parla di un uomo paralizzato completamente tranne che a un occhio..Durante il periodo di questa sua infermità, tra le varie risorse a cui ha attinto per darsi ancora una ragione di vita, ha cominciato ad immaginare, a sognare.Sognava ad occhi aperti di volare di spostarsi tra panorami bellissimi e maestosi..e ha scoperto che attraverso la sua mente poteva fare e immaginare tutto quello che voleva..quello che nella realtà non avrebbe mai potuto fare, anche un uomo sano. La nostra mente può darci tantissimo!”

è difficile da raggiungere, ma lavorare su noi stessi per avvicinarci all’obiettivo di migliorare il nostro stato d’animo di fronte a certi eventi, rappresenta un qualcosa che tutti possono raggiungere.Citerò solo alcuni esempi, ci sono tantissime persone non affette da nessun disturbo mentale che però per alcuni stati d’ansia sono sicure di cose o situazioni inesistenti. Un disturbo eloquente è quello chiamato ossessivo-compulsivo, persone costrette a ripetere decine di volte le stesse cose, come controllare il gas, le porte, ecc, ecc. perché sono sicure che tutto non sia a posto, oppure chi ha ossessioni come quelle di essere omosessuale, di aver fatto male a qualcuno, oppure di essere malato, pur essendo il tutto frutto della propria immaginazione. Pur trattandosi di persone intelligenti, la loro mente resta convinta di queste assurdità, solo perchè non si riesce a gestire le emozioni, la propria sensibilità e queste credenze immaginarie rovinano a volte le loro esistenze.E che dire (sarà capitato anche a voi) di quando non si vogliono accettare delle situazioni fin troppo chiare, o di quando siamo convinti di non piacere ad una persona oppure che un esame sia andato male, anche quando nessuna prova tangibile ci conduce a questo pensiero.Allo stesso modo, noi in positivo, possiamo agire per elevare la normalità nella quale viviamo, e perché se ci si riesce in negativo, non potremmo fare le stesse cose in tono contrario?Spero con questi esempi di esser riuscito a chiarire un pochino di più le vostre idee, e vi lascio come promesso con un esercizio, che potrà magari a chi risultava perplesso su certe teorie, sembrare strano, se non addirittura stupido.Ma solo lavorando con questa tipologia di esercizi, e convincendoci della loro efficacia, possiamo governare la nostra mente e riprodurre i momenti felici della nostra vita, quando lo desideriamo.Cercate di ripetere questo esercizio tutti i giorni, anche per pochi minuti, e vedrete che se riuscirete ad essere motivati, il risultato che otterrete sarà migliore giorno dopo giorno.Resto in attesa dei vostri commenti……..


ESERCIZIO ESPERIENZIALE NR. 1 - RECUPERO RISORSE

Pensate ad una volta nella quale siete stati eccellenti (una situazione di qualunque tipo della vostra vita passata che vi ha regalato soddisfazione, gioia, stima di voi stessi ecc. ecc.).Cercate di rimembrare come sentivate il corpo, come respiravate, come vedevate le cose, che cosa vi dicevate.Questi sono elementi che possono essere utili per costruire sensazioni di eccellenza anche nel presente.Il nostro modo di sentire è fatto da quello che ci diciamo, che sentiamo, che pensiamo, dai nostri sensi.Provate a recuperare alcuni di questi elementi; ad esempio come respiravate, o cosa vi dicevate e di proiettarli nella situazione attuale; quindi cercherete di respirare come allora, guardare alle cose come allora .... Man mano il vostro recupero sarà migliore e diverrete capaci di evocare agevolmente stati di eccellenza dentro di voi!

martedì 24 marzo 2009

CORSI ON-LINE

Iniziamo la nostra avventura con una piccola introduzione. Se un giorno deciderete di iniziare un percorso di miglioramento su voi stessi, è probabile che vi imbatterete in domande come queste: Avete mai desiderato conoscere maggiormente voi stessi e le vostre potenzialità? Imparare ad utilizzare la comunicazione efficacemente? Creare relazioni soddisfacenti?
Esistono tecniche che vi possono aiutare in tale percorso.
E' difficile da riassumere in poche parole. Due cose che si possono comunque subito dire è che la mente umana assorbe con la stessa intensità sia eventi realmente accaduti che eventi immaginati ed interiorizzati in modo profondo, ed allo stesso tempo quando ci troviamo di fronte ad un'esperienza nuova, siamo portati subito ad immaginare una conseguenza negativa, anche se questa rappresenta soltanto una delle possibilità. Ecco che il primo concetto da afferrare è certamente l'esistenza delle enormi possibilità che la mente umana e la sua capacità immaginifica hanno di modificare, oppure eliminare, le proprie percezioni negative. Comincia qui il nostro viaggio nella Comunicazione, nella via per imparare a vivere bene con se stessi, a raggiungere una sana AUTOSTIMA, a migliorare, accettando i propri limiti, ma lavorando continuamente per stare bene e raggiungere la felicità, nella PNL e nelle sue conquiste. Questo prime nozioni vi aiuteranno nella scoperta di nuove tecniche per migliorare voi stessi e la vostra comunicazione. Cerchiamo di convincerci delle possibilità che ognuno di noi ha, così che già dalla prossima discussione si passerà all'illustrazione di un esercizio pratico, semplice, ma allo stesso fondamentale per ognuno di noi.
Mi aspetto naturalmente i vostri messaggi qui in pubblico, o privatamente, se qualcosa non vi fosse chiaro durante il percorso che affronteremo, o se volete approfondire in maniera specifica qualche nozione che si collega ad un bisogno reale della vostra vita quotidiana.